(*) Il Dipartimento di Ingegneria Strutturale dell'Università di Pisa, al quale era annesso il Laboratorio Ufficiale per le Esperienze dei Materiali da Costruzione, è stato attivo dal 1° gennaio 1997 al 31 dicembre 2008. Il 1° gennaio 2009 è confluito nel Dipartimento di Ingegneria Civile, del quale costituisce l'attuale Sede di Strutture.
Le informazioni contenute nel presente sito web sono aggiornate al 22 dicembre 2008.
Imperò che figuriamoci il prisma solido ABCD, fitto in un muro dalla parete AB, e nell'altra estremità s'intenda la forza del peso E (intendendo sempre, il muro esser eretto all'orizzonte, ed il prisma o cilindro fitto nel muro ad angoli retti): è manifesto che, dovendosi spezzare, si romperà nel luogo B, dove il taglio del muro serve per sostegno, e la BC per la parte della leva dove si pone la forza e la grossezza del solido BA è l'altra parte della leva, nella quale è posta la resistenza, che consiste nello staccamento che s'ha da fare della parte del solido BD, che è fuor del muro, da quella che è dentro; e per le cose dichiarate, il momento della forza posta in C al momento della resistenza, che sta nella grossezza del prisma, cioè nell'attaccamento della base BA; e però l'assoluta resistenza all'esser rotto, che è nel prisma BD (la quale assoluta resistenza è quella che si fa col tirarlo per diritto, perché allora tanto è il moto del movente quanto quello mosso), all'esser rotto con l'aiuto della leva BC, ha la medesima proporzione che la lunghezza BC alla metà di AB nel prisma, che nel cilindro è il semidiametro della sua base. E questa sia la nostra prima proposizione.
Galileo Galilei, Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze attinenti alla mecanica ed i movimenti locali (Leiden, 1638).